Il progetto di questo emblematico e pluripremiato padiglione prende vita da un’armoniosa e coerente integrazione tra forme architettoniche elegantemente definite, tecnologie avanzate, strutture e contenuti artistici, dove padroneggiano, come metafora di un Paese aperto, tre sfere in vetro e acciaio a doppia curvatura, tecnologia di derivazione aeronautica, che ne garantisce trasparenza e flessibilità. Incastonate come gioielli tra i piani raccontano un paese quale tesoro di grande diversità bioclimatica e culturale. Altri elementi fortemente caratterizzanti sono i due grandi frangisole (louvers) che rivestono entrambi i lati lunghi dell’edificio, creando un’atmosfera più riservata e che hanno richiesto un approfondito studio per assicurarne leggerezza strutturale e rapido montaggio.

La progettazione strutturale ha portato anche alla definizione di alcuni brevetti per consentire il montaggio e lo smontaggio delle sfere senza opere provvisionali.

Al termine della manifestazione internazionale, l’intero edificio è stato smontato e ricollocato nella capitale dell’Azerbaijan, Baku.